Cari tutti,
come abbiamo avuto modo di chiarire anche alla sindaca che ha visitato il quartiere in occasione del Pedibus siamo favorevoli a tutto quanto favorisca la mobilità alternativa quali: le ciclabili per raggiungere in sicurezza dal quartiere la Stazione Metropolitana Laurentina, l’allargamento della via Cecchignola per consentire che proprio il filobus inaugurato lo scorso 8 luglio possa raggiungere anche i quartieri del quadrante Cecchignola.
Il Passaggio su via della Cecchignola del filobus, opera pubblica, sarebbe compromesso da vincoli MIBAC che ben potrebbero opportunamente essere derogati, se si pensa che nella stessa area si è da ultimo data l’autorizzazione con i nulla osta favorevoli MIBAC e paesaggistici all’ennesima pompa di benzina all’incrocio con la struttura dell’ex dazio.
Il passaggio del filobus sulla detta direttrice, permetterebbe l’incrocio con parecchie linee di trasporto quali il 218, C11, 765, L06,702 e 720 e di far raggiungere ad abitanti dell’intero quadrante servizi essenziali quali l’ufficio postale sito in via Andrea Millevoi e l’altro plesso della materna ed elementare della Domenico Purificato sempre nel quartiere Millevoi.
Il problema del traffico è molto sentito dal nostro quartiere già pesantemente attraversato da by pass funzionali certificati dagli studi trasportistici di RSM, che hanno gravi ripercussioni in termini di sicurezza ed incolumità delle persone, data la velocità spesso sostenuta con cui si percorrono strade locali, nonché di tutela della salute, considerato il notevole livello di inquinamento provocato. A quest’ultimo riguardo, basti pensare che il monitoraggio acustico effettuato da ARPA nel mese di febbraio 2017 all’interno di alcuni appartamenti di via Forster ha registrato,sia nelle ore diurne sia in quelle notturne,un netto superamento (pari a 3 decibel) dei valori massimi stabiliti a livello nazionale.
Tale traffico, è anche da ascrivere all’errata realizzazione e cattivo funzionamento della rotatoria Tor Carbone/Ardeatina/Vigna Murata / Cecchignola inaugurata a dicembre 2015, con l’utilizzo di fondi giubilari.
La funzione che esse debbono assolvere le strade locali, sempre secondo il codice della strada ed il piano comunale del traffico, è inoltre quella di servire gli edifici ivi esistenti (cui peraltro sono aderenti) e non certo quella di costituire il mezzo per rendere più fluido il traffico cittadino proveniente da altre zone(cfr. tabella riassuntiva a pag. 144 del suddetto piano comunale). Quanto sopra è evidenziato anche dal Ministero dell’Ambiente con lettera di maggio 2018 indirizzata agli Uffici Comunali.
Da questo enorme e continuo flusso di traffico problemi di varia natura legati, in particolare:
a) Alla salute dei residenti a causa dell’inquinamento atmosferico ed acustico provocato dalle vetture (sempre più frequentemente gli automobilisti ricorrono all’uso del clacson proprio per le difficoltà di manovra connesse, in gran parte, alla ristrettezza della carreggiata);
b) alla sicurezza dei pedoni (molti dei quali ragazzi ed anziani) in quanto la predetta ristrettezza della carreggiata, associata alla inusitata sostenuta velocità di molti dei veicoli che transitano superando molto spesso i 50 km/h (la scorciatoia, in quanto tale, deve essere percorsa nel più breve tempo possibile nell’ottica dell’automobilista), rende oltre modo pericoloso l’attraversamento ed anche il solo camminamento su marciapiede (peraltro inesistente su alcuni tratti della strada) in particolare di tutti i residenti di via Forster. A ciò si aggiunga l’estrema difficoltà nell’uscire dalle autorimesse private e dai parcheggi pubblici in area esterna, dati l’intenso traffico e l’alta velocità delle vetture che rendono particolarmente ardua la manovra di ingresso nella strada da parte dei residenti stessi.
E’ altresì’ evidente che una mancata tutela della cittadinanza del quartiere, potrebbe portare gli abitanti a sottoporre le questioni sommessamente evidenziate alla magistratura competente al fine di ottenere risarcimenti dei danni subiti e subendi.
Non si può negare che vi è in atto una procedura di infrazione comunitaria (n. 2015/2043) per la violazione da parte dello Stato Italiano della direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria. L’Italia e in particolare Roma sono, infatti, ai primi posti per l’inquinamento atmosferico provocato tra l’altro dal traffico veicolare. Ebbene è noto come tra le misure principali per migliorare tali livelli di inquinamento vi è senz’altro la riduzione del traffico nelle zone della città a maggiore concentrazione residenziale.
L’organizzazione delle strade locali in isole ambientali costituisce dunque un chiaro indirizzo programmatico del Comune di Roma.
L’isola Ambientale del ns quartiere inserita nel PUMS, come detto da poco approvato, deve essere finanziata per essere realizzata.
Dal 12 ottobre è essenziale spingere sul progetto presentato nel bilancio partecipativo con il nostro voto tramite SPID che vi invitiamo a fare per chi non lo avesse ancora fatto.
Paradossalmente i risultati degli studi prodotti da RSM sembrerebbero indirizzare come soluzione al problema la realizzazione di una nuova strada (Kobler / Gradi/ Vigna Murata) che attraversi però sempre il nostro quartiere, sebbene da altra parte.
Quindi si vorrebbe risolvere il problema aumentandolo, in quanto il quartiere sarebbe oggetto di attraversamento da due parti e ciò pur se di soluzioni ce ne sarebbero ben altre.
D’altro canto, più volte si è ribadita la ns contrarietà ad ulteriori viabilità che interessino l’interno del ns quartiere che non può essere il solo ed unico a sopportare il carico veicolare e di mobilità derivante dalla compensazione urbanistica di Tor Marancia (via Kobler/Stefano Gradi/Vigna Murata e parallela di via Forster passando da via Casale Zola, dove già oggi transitano 900/1000 auto l’ora).
In tal senso sono state protocollate 1554 firme di residenti presso i suoi uffici raccolte in sole tre settimane e chiediamo l’attuazione della Mozione 55/2018 dell’Assemblea Capitolina, con atti consiliari deliberativi.
Né è concepibile parimente un corridoio unico di mobilità pubblica, sempre su via Gradi che comunque avrebbe sempre l’effetto di devastare l’area interessata. Secondo la classifica funzionale delle strade esposta al paragrafo 3.1.1 della direttiva ministeriale 12 aprile 1995, le strade locali sono quelle a servizio diretto degli edifici per gli spostamenti pedonali e per la parte iniziale o finale degli spostamenti veicolari privati; su di esse non è comunque ammessa la circolazione dei mezzi di trasporto pubblico collettivo. Il D.M. del 5/11/2001 (Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade) alle pagine 16-17 individua la possibilità di realizzare una sede tranviaria (con relativa definizione) in strade di un certo livello di trasporto, quali extraurbane e in area urbana strade di scorrimento. Ne consegue che per una sede TRANVIARIA / CORRIDOIO MOBILITA’ ci vuole una strada urbana di scorrimento con sezioni stradali marcate. Per le norme del codice della strada la sede tranviaria è una parte della sede stradale e può essere affiancata esclusivamente ad una strada in ambito urbano di scorrimento
Si sono chiesti, altresì, unitamente alla su esposta soluzione del percorso del filobus, piccoli interventi quali quello di collegare via Vera Vassalle con una nuova direttrice Vassalle-Bersaglieri-Fucilieri-Tor Pagnotta, già esterna all’area di sicurezza della Città Militare con una tratta di 100 m dentro il muro della città militare (ipotesi che risulterebbe al momento mai proposta ai militari), in modo tale da consentire un valido passaggio verso la Laurentina e rendere più agibile i percorsi ciclo – pedonali di collegamento tra i quartieri del quadrante Fonte Meravigliosa, Castello della Cecchignola Millevoi.
Si è chiesta la rivisitazione della rotonda del Dazio presentando anche progetti
Da ultimo non possiamo non evidenziare che gli studi di mobilità a far data allegati alle convenzioni urbanistiche del quadrante, tra le quali a titolo esemplificativo quella di Cecchignola Ovest ora in fase di attuazione presupponevano a livello di mobilità pubblica:
a) la realizzazione della metro B2 a Tor Pagnotta, poi nei fatti ad oggi declassata a Filobus, con ogni conseguenza in capacità di trasporto pubblico che ne consegue
b) prolungamento verso sud-ovest da Magliana ad Ostia – Lido sulla linea ferroviaria concessa Roma –Lido ad unificazione con standard di metropolitana e creazione di nuove fermate metro
c) La nuova Linea D al momento mai realizzata e che prevedeva due tratte esterne: a nord erano state ipotizzate 5 fermate, tra Prati e Ojetti (Talenti); ed altre 4 fermate tra piazza Fermi, Magliana ed Eur.
Opere mai realizzate ad eccezione del filobus, da solo non sufficiente però a risolvere le problematiche di mobilità pubblica del quadrante.
A nostro avviso, proprio la mancata realizzazione delle dette opere pubbliche indispensabili per sopportare il carico urbanistico e di cui ne erano il presupposto, oltre ai vincoli MIBAC ed all’istituzione del Monumento Naturale (atti esterni alla volontà della Amministrazione Capitolina che comunque incidono sulla stessa) dovrebbe imporre una nuova analisi della cubatura in corso di realizzazione e da realizzare e ciò non solo per il notevole impatto della stessa sulla vivibilità dell’intero quadrante, ma anche perché, come sempre evidenziato dal Segretariato Generale di Roma Capitale gli standard pubblici previsti dai relativi insediamenti devono non solo essere quantitativamente, ma soprattutto qualitativamente validi.
Invitiamo quindi tutti i cittadini a partecipare alla commissione congiunta ed alle successive iniziative che metteremo in campo.
Il CdQ Vigna Murata