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Ieri si è svolta presso il T.A.R. del Lazio la prima udienza per il ricorso presentato dalla Ericsson contro il Comune di Roma nel quale sono intervenuti 670 abitanti di Fonte e Prato “ad opponendum” .

La Ericsson ha chiesto al Tar che venga sospesa l’efficacia di due provvedimenti emessi,  rispettivamente, dal Municipio XII (quello che sospendeva i lavori di realizzazione del traliccio) e dal Comune di Roma ( che revocava le autorizzazioni a  innalzare il traliccio e collocarvi le antenne – cosiddette DIA- e  ne intimava la rimozione)
Erano presenti, rappresentati dai loro Avvocati, Ericssson, il Comune di Roma e 670 abitanti di Vigna Murata .
L’udienza si è svolta a porte chiuse (in Camera di Consiglio) perchè, nonostante il traliccio fosse stato già rimosso rendendo di fatto superata la materia del contendere, la Ericsson ha voluto come detto discutere ugualmente la sospensione sostenendo che il basamento in cemento armato non era stato demolito del tutto quindi il sito dell’antenna era ancora in essere.
L’udienza si è svolta rapidamente: ciascuno degli attori ha esposto le proprie ragioni: prima la Ericsson, poi il Comune di Roma e infine i 670 abitanti rappresentati dall’avv.Izzo

Quindi il Tribunale si è riservato di comunicare la propria decisione.

Non appena avremo comunicazioni ufficiali in merito, le renderemo note attraverso il Blog e vi prospetteremo i successivi scenari della vicenda.

Il Comitato di Quartiere