cdq_bruxellesNel corso delle audizioni sulla questione rifiuti Lazio e’ emerso chiaramente le violazioni da parte dell’Italia delle direttive europee 1999/31 e 2008/98, nonché della Convenzione Di Arhus in materia di partecipazione dei cittadini ai procedimenti amministrativi in tema ambientale. Ciò’ è’ ancora più’ grave se si considera i provvedimenti di differimento di accesso agli atti alle richieste cittadine a seguito di esposti presentati sulla questione Falcognana. Si è’ altresì’ aperta sulla questione un procedimento innanzi alla Corte di Giustizia Europea. Era presente per il nostro Cdq il Presidente, avv. Carla Canale, che sta seguendo fin da fine luglio gli aspetti legali della scelta del sito della discarica di Falcognana, comeavvocato del Coordinamento No discariche No inceneritori del Municipio IX e Pomezia. Speriamo quanto prima in un intervento della Commissione a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente e che la raccolta porta a porta da poco avviata diventi efficace ed operativa.Ne ha bisogno enormemente tutta la città, mettiamoci tutti il massimo impegno possibile

Qui di seguito pubblichiamo il Comunicato Ansa uscito sulla questione.

Il Cdq

 

Rifiuti:petizioni denunciano emergenza Lazio a Parlamento Ue.

ANSA – Regional Service ANSARE Italian © 2013 ANSA. Tirata fiala puzzolente. Angelilli,Bruxelles chieda piano Italia (ANSA) – BRUXELLES, 26 NOV – L’emergenza rifiuti del Lazio è tornata al Parlamento europeo con l’audizione pubblica della Commissione Petizioni dedicata ai casi della discarica provvisoria individuata a Falcognana nei pressi del Divino Amore, dell’impianto dell’Ama per la realizzazione delle ecoballe sulla via Salaria a pochi metri da abitazioni e uffici e con quello della discarica di Cupinoro nei pressi di Bracciano. Durante l’audizione i rappresentanti dei comitati cittadini hanno tirato una fiala ‘puzzolente’ per far sentire anche a Bruxelles i miasmi provocati da siti che devono smaltire migliaia di tonnellate di rifiuti. I firmatari delle petizioni sono stati sostenuti dalla vicepresidente del Parlamento, Roberta Angelilli, e dall’europarlamentare, Alfredo Antoniozzi che hanno invitato il Commissario europeo per l’Ambiente, Janusz Potocnik, ad una visita nel Lazio per verificare di persona la situazione. Nel corso dell’audizione è stato sottolineato che dopo la chiusura della discarica di Malagrotta, la più grande d’Europa, per la gestione dei rifiuti non è stato realizzato un piano generale, ma sono stati individuate soluzioni provvisorie “senza neppure avviare una Valutazione di impatto ambientale” e “tutte sprovviste di qualsiasi autorizzazione”, come sottolineato da Angelilli. Sotto accusa, nelle parole dei rappresentanti dei comitati cittadini, sia il Commissario speciale, sia le autorità municipali e regionali. In particolare è stato denunciato lo “stallo” in cui, nonostante mesi di proteste, è lasciata la gestione dei rifiuti nel Lazio. (ANSA).