di 

Romano Baraglia

Dov’è la proposta approvata dalla giunta Marrazzo
del marzo 2006?

INVOCHIAMO UNA MORATORIA
DI TUTTE LE INSTALLAZIONI A ROMA
FINO A QUANDO NON VERRÀ ATTIVATO
IL PIANO REGOLATORE DELLE ANTENNE.

Un’antenna per telefonia mobile si è materializzata a Fonte Meravigliosa, entro il perimetro del Circolo Sportivo. Con tutti i crismi ufficiali e nel massimo rispetto della legge (dice la Ericson). Contro ogni regola di buon senso sull’impatto ambientale e con larghe zone grige fra il progetto presentato e la realizzazione dello stesso (sostiene il comitato di quartiere).
Il giorno 23 agosto, giovedì, alle 10 del mattino passavo in via Ferruzzi con mia moglie. C’erano operai al lavoro al di là della ringhiera, ma non si vedeva nulla: una tela «umbra» verde scuro, metri 2×50 (sinistro presagio) non permette di sbirciare dentro. Con l’aiuto della chiave di casa faccio un piccolo sbrego. Vediamo operai al lavoro, su una piastra di cemento armato.
– Che fate di bello? Chiede loro mia moglie.
– Un palo per la pubblicità.
E noi ci abbiamo creduto. Ma come è stato possibile? Dovevamo sospettare. Agosto, un cantiere con quattro operai, operai senza elmetto, senza scarponi, senza guanti. Nessuna protezione. Normal. Sono romeni.
Per 48 ore siamo rimasti nella la fase del “si dice”.
Si dice che è da febbraio che Ericson, Vodafone e Telecom stanno sotterraneamente lavorando a questo progetto, chiedendo e ottenendo tutte le autorizzazioni.
Si dice che abbiano avuto tutti i permessi con il metodo del «silenzio-assenso», perché gli impiegati del comune e del municipio sono molto occupati in altre cose. L’assessore D’Alessandro (comunicato stampa del 3 settembre) fa sapere che «la normativa nazionale che disciplina gli impianti di telefonia mobile relega il Comune ad un ruolo di mera emanazione di Atti autorizzativi, che risultano “dovuti” quando la documentazione formale e sostanziale che accompagna l’istanza risponde alle norme in vigore». Un modo elegante per dire “fuori mi chiamo”, anche se giura di seguire “con molta attenzione questa vicenda”.
Si dice ancora che è dal 9 di agosto che stanno lavorando, ma pochi han fatto caso al cantiere. Gl’inquilini del palazzo di fronte hanno visto portar via camion e camion di terra. Bunker antiatomico?
Si dice che sarà forse una manutenzione straordinaria del parcheggio; che è un ampliamento del Circolo per nuove specialità; che è un palo per la pubblicità… Ma perché quella base ciclopica?
Dopo ventiquattr’ore, nel deserto di fine agosto, la mattina del 24 la megantenna sorpassava spavalda il campanile delle Chiesa. La partita ERICSON contro FONTESMERALDO stava uno a zero.
Quando scoppia una guerra si richiamano i riservisti. Così amici e parenti in vacanza sono stati richiamati a casa. Sabato 25, centinaia di persone stavano col naso all’insù. Molti passavano da via Ferruzzi, al ritorno dalla villeggiatura, prima ancora di aver scaricato l’auto. Uno dei ritornelli era: “Con l’età che ho, non farà molto male alla mia salute. Certamente è brutta e farà precipitare il prezzo delle nostre case”. Altri dicevano: “Qui vicino abbiamo 450 ragazzi delle medie, 150 della scuola materna. Chi ha avuto quest’idea criminale?” Tutti rilevavano la bruttezza del manufatto, così brutto che gli operai stessi, certamente imbeccati, dicevano che sarebbe stata abbellito con cartelloni pubblicitari: ecco la misura del tasso di sensibilità estetica in dotazione al personale del Circolo. Con i cartelloni pubblicitari l’antenna diventerà bellissima.
Il 27 agosto, cittadini di due quartieri riempivano i locali della Chiesa in assemblea straordinaria. Alcuni leader improvvisati riuscivano a gestire l’assemblea e a chiarire alcuni dei “si dice”:
1. le ditte interessate (Ericson, Vodafone e Telecom) hanno chiaramente agito in malafede;
2. il Circolo non ha informato i soci, anzi si scopre che non esistono soci ma solo associati che non hanno diritto di mettere il naso nelle cose del Circolo;
3. si attiva un presidio permanente;
4. Il quartiere di Vigna Murata (Fonte Meravogliosa e Prato Smeraldo) ottengono dal municipio l’ordinanza di sospensione dei lavori;
5. Si presenta l’ex gestore del Circolo ma non gli viene permesso di parlare. Lui con marcato superiore britannico distacco, sentenzia: “Protestate quanto vi pare, il gioco è fatto”.
6. Il nuovo gestore alla minaccia ventilata dagli utenti dei due quartieri di non pagare le quote, dice con indifferenza: “Tanto ci sono quelli di fuori che pagano “. L’espressione è ambigua: quelli di fuori potrebbero essere gli associati di altri quartieri, ma potrebbe essere anche l’Ericson & company. Si parla di € 100.000 euro all’anno. Chissà!
7. Non è del tutto chiaro se l’antenna servirà per il cellulare o anche per altri tipi di onde.
8. Si dice che i committenti hanno chiesto e ottenuto ciascuno 20 watt. Grande confusione sotto il cielo. Qual’è il totale?
9. Il Coordinamento dei Comitati Romani contro l’Elettrosmog ci invita a manifestare davanti all’Assessorato ai Lavori Pubblici, lunedì 3 settembre, ore 11, Viale della civiltà del lavoro n. 10, per discutere con l’assessore, in segno di solidarietà con i cittadini di Fonte e Prato Smeraldo, contro il proliferare del fenomeno «antenna selvaggia» a Roma, per invocare una moratoria di tutte le installazioni a Roma fino a quando non verrà attivato il piano regolatore delle antenne; per denunciare l’inadempienza del consiglio comunale di fronte alla mancata discussione della delibera di iniziativa popolare

Il giorno 28 ci ritroviamo nuovamente a presidiare il cancello, perché la sospensiva proibisce la continuazione dei lavori.
Arrivano due macchine della polizia municipale, una della stradale una dei carabinieri in incognito ma si fanno riconoscere subito. Si discute e suggeriscono qualche idea per es. che il passo carrabile del Circolo Sportivo su via Ferruzzi è abusivo…
Aspettiamo pazientemente che arrivi l’ordinanza di sospensione, che in realtà è pronta a mezzogiorno. Peccato che chi deve firmarla è in ferie, dunque se ne riparlerà. Intanto i lavori nel cantiere vanno avanti, perché tutto – dicono – va messo “in sicurezza”, e anche perché la polizia ci ha fatti uscire dalla proprietà privata, che può essere legalmente violata solo dalle onde e.m. a partire dall’altezza di 40 metri. Teoricamente, dentro al cantiere, non si potrebbe più muovere nemmeno una foglia, invece dalle fotografie risulta che hanno fatto tutto il loro comodo. La sospensiva dovrebbe durare un mese.
Le interminabili ore di ‘vigilanza’ presso il cancello del Circolo passano discutendo e ascoltando. Purtroppo non sempre c’è il professionista capace di dire l’ultima parola: l’esposizione ai raggi per più di sei ore è pericolosa? Sì, è pericolosa. Per meno di sei ore (per esempio, se tu vai alla messa) non sarebbe nociva (!?). Se vai al mercato? Niente paura, fa male solo a quelli che ci lavorano. Pure gli scout non stanno mai sei ore nella loro baracca. I ragazzi a scuola e i bambini della scuola materna? La Ericson studierà e risolverà il problema. Il nuovo gestore del Circolo tenta le vie terroristiche: “Se la tolgono di qua, ve la ritrovate sul palazzo dell’INAIL”. Galante.

I gestori della telefonia tacciono, non sono umani come noi: non sono sopra o sotto di noi, sono al di là, al di fuori, nel vero mondo che conta. Non hanno tempo di parlare con noi.
L’assessore D’Alessandro invece mantiene la parola. Il comunicato stampa del 3 settembre u.s. dice chiaro: “È stato avviato questa mattina il procedimento di revoca dell’autorizzazione per l’antenna di telefonia mobile prevista a Fonte Meravigliosa”. La motivazione: “Sono stati rilevati degli aspetti di dubbia legittimità circa il contratto privatistico di locazione stipulato tra i concessionari di telefonia mobile e la società che gestisce l’impianto sportivo su cui l’antenna era prevista”. Durerà dieci giorni, il tempo perché le compagnie ricorrano al TAR del Lazio.
L’assessore scrive che “Seguirà con molta attenzione questa vicenda”, il che suona come una resa del tipo: “Quello che potevamo fare l’abbiamo fatto. Il resto non ci compete”. Va dato atto ad alcuni rappresentanti delle istituzioni (v. Matilde Spataro) di aver preso sul serio il disagio dei cittadini. Io dico soltanto che se dovessero affrontare solo gente anziana, avrebbero già vinto. Ma i giovani si sono dimostrati vivi e attivi al di là di ogni speranza. Sarà bene fare molta attenzione, quelli non si arrendono facilmente.
Quanto dovremo aspettare una legge? Dove sono finite le 23.000 firme portate in Campidoglio nel giugno del 2005 per accompagnare la delibera di iniziativa popolare, per chiedere di dotare Roma di un vero piano regolatore delle antenne? O resteremo la Roma dei furbetti tipo Ericson, vivi e vitali a fine agosto?

Roma, 05 settembre 2007.