Con nota 25 settembre 2009 acquisita al protocollo del Dipartimento IX n. 64023 del 7.10.2009, l’Avvocatura Comunale ha risposto al nominato dipartimento in relazione alla mancata cessione del “Santa Rita” e di tutte le restanti aree del PDZ Vigna Murata.
In particolare l’avvocatura ha evidenziato la presenza di un giudizio innanzi al Tar Lazio iscritto con rg. n. 9197/00 teso all’accertamento della eventuale prescrizione degli impegni assunti dal Consorzio Fonte Meravigliosa negli atti d’obbligo Felicetti e Terzi e la necessità di attendere la sentenza imminente prima di procedere alle acquisizioni delle aree.
La nominata sentenza n. 09900/2009 è stata depositata e quindi pubblicata in data 14.10.2009, con esito favorevole per il Comune di Roma. In particolare il TAR LAZIO ha respinto tutte le domande formulate dal Consorzio dichiarando la non intervenuta prescrizione degli obblighi assunti dal Consorzio La Fonte Meravigliosa e la piena validità della determinazione dirigenziale n. 50/2000 anch’essa oggetto di impugnazione con la quale il DIPARTIMENTO III V U.O. si immetteva in possesso delle aree ricadenti nel PDZ n. 40 Vigna Murata non oggetto di cessione unilaterale da parte del Consorzio La Fonte Meravigliosa, ma a destinazione pubblica.
La sentenza assume un importanza fondamentale perché con un colpo solo sgombra il campo dalle supposta intervenuta prescrizione degli atti d’obbligo paventate dall’avvocato De Majo come pubblicato sul ns blog e dall’altro da via libera al Comune per compiere i definitivi atti di immissione anticipata in possesso di tutte le altre aree a destinazione pubblica non cedute dal Consorzio ma oggetto degli atti d’obbligo, tra cui il “Santa Rita e contestualmente le azioni legali ex art 2932 c.c. per acquisire la piena proprietà delle stesse.
I giudici del TAR ben evidenziano come la parte del verbale di cessione gratuita di aree sottoscritto da Salvatore Saggese in data 13.6.1990 avente ad oggetto il rinnovo dell’impegno da parte del Consorzio a completare la cessione delle aree situate all’interno del p.d.z., non incluse negli atti unilaterali di cessione gratuita notaio Dott. Misurale “non risulta essere affetta da alcuna ambiguità”,ritenendo, altresì, perfettamente valida ed efficace l’anticipata immissione nel possesso da parte del Comune di Roma delle dette aree, a fronte dell’inerzia del Consorzio nel procedere alla integrale cessione, essendo la stessa volta ad evitare l’ulteriore pregiudizio derivante dalla mancata disponibilità delle stesse da parte del Comune e quindi della collettività essendo destinate a servizi pubblici.
Il CDQ profondamente convinto della legalità e legittimità delle azioni fino ad oggi portate avanti ritiene che la sentenza in esame pone le basi essenziali per poter procedere celermente al completamento del PDZ 40 ed in particolare sulla questione “SANTA RITA” visto che ve ne sono i presupposti e pertanto continuerà ad insistere perché il Comune esercitando il suo potere autoritativo disponga l’anticipata immissione in possesso del bene finalizzata alla finale acquisizione al patrimonio comunale come da atti d’obbligo. La sentenza del Tar è disponibile sul Blog del CdQ.
Il CdQ
MATERIALI:
SCARICA LA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO: SENTENZA 9900 DEL 14.10.2009[1]