Ore 03.32, la terra trema a 85 chilometri dalla Capitale, al confine tra Lazio e Abruzzo. Epicentro: la zona tra L’Aquila, Collimento e Villa Grande. Nel capoluogo abruzzese sono crollati alcuni edifici e ci sarebbero alcune persone rimaste intrappolate sotto le macerie, mentre a Roma migliaia di persone sono scese in strada. In città e nelle località vicine si calcolano oltre 100 morti, tra cui molti bambini, e una quarantina di dispersi. Scuole chiuse in tutta la regione, l’autostrada A-24 non è percorribile da mezzi privati e si sta controllando la tenuta dei viadotti. Secondo le prime fonti, la potenza del sisma sarebbe di 5,8 gradi sulla scala Richter (dati Protezione Civile), ben più distruttiva di quella fatta registrare alle 22.20 circa di ieri sera (4,6). Secondo quanto riportato dalla Centrale dei Vigili Urbani della Capitale, però, la scossa avrebbe raggiunto addirittura i 6,7 gradi/Richter, tra l’ottavo e il nono grado della scala Mercalli.

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