Quanto segue non è un resoconto fedele, perché non abbiamo né interventi scritti né registrazioni di sorta, ma solo una sintesi brevissima dei principali interventi. Quindi le persone citate potranno illustrare o precisare meglio in seguito il senso del loro intervento.
Apre l’assemblea Franco Nava (presidente cdq), ringraziando tutti i presenti che con il loro sostegno sono stati determinanti per conseguire due primi risultati: la sospensione dei lavori di installazione dell’antenna da parte del dirigente tecnico del Municipio XII, e l’inizio della procedura di revoca dell’autorizzazione, da parte del Dipartimento IX del Campidoglio. Anche se vi fossero nuovi ostacoli (come il ricorso al TAR) noi continueremo nella nostra azione rivolta alla rimozione dell’antenna senza consentire alcuna ricollocazione del traliccio nel quartiere o in prossimità di esso. Anche i consiglieri del Municipio XII vanno ringraziati, perché con il voto unanime del 24 agosto hanno spianato la strada alla sospensione dei lavori.
Annuncia che il cdq ha deciso di costituire dei gruppi di lavoro, per proseguire efficacemente nell’azione intrapresa e precisamente:
Un primo gruppo di carattere giuridico tecnico-amministrativo, per portare le nostre richieste, i nostri esposti a tutti i livelli amministrativi e giudiziari si rendesse necessario; saranno presenti quindi un piccolo pool di avvocati e un gruppo di architetti-ingegneri …
Un secondo gruppo curerà gli aspetti della comunicazione tra i cittadini del quartiere e con i media: giornali nazionali e locali, TV nazionali e locali, emittenti radio.
Un terzo gruppo curerà i rapporti con gli organi del municipio e il Dipartimento IX, e le altre associazioni e organizzazioni presenti in quartiere,
Un quarto gruppo, di impostazione tecnico-scientifica, approfondirà, nei limiti del possibile, le modalità di propagazione del segnale di queste antenne e alcuni dei possibili effetti sugli organismi umani (la legislazione nazionale che regola la potenza massima emettibile è considerata restrittiva, ma bisogna vedere come e dove viene misurato il segnale emesso….).
Un quinto gruppo dovrà essere costituito da soci e fruitori del circolo Fonte Eur, che dovranno esaminare l’atteggiamento da tenere nei confronti degli attuali gestori, alla luce degli eventi di questi mesi.
Emanuela Bonaga fa una relazione che tiene conto dei fatti che si sono succeduti nel corso dell’anno, a partire dalla richieste del circolo sportivo Fonte Eur del gennaio 2007 di ospitare un’antenna nell’ambito del circolo e della successiva richiesta della Ericsson, arrivando all’inizio lavori a fine luglio, e ai primi esposti del cdq (7 agosto), fino alla sospensione dei lavori decretata dal Municipio XII (con motivazioni tecniche) e all’inizio della procedura di revoca della concessione da parte del Dipartimento IX del Campidoglio, per irregolarità amministrative. Vengono esaminati i punti salienti del protocollo d’intesa tra Comune di Roma e le società di telefonia mobile, e la concessione con cui il Comune ha autorizzato il circolo Fonte Eur a esercitare attività sportive, con divieto di sublocazioni.
Annamaria Costanzo aggiunge, fra l’altro, che il problema va inquadrato in un’ottica più generale: il Comune deve varare il piano regolatore per la localizzazione delle antenne e la Regione la legge su tale materia che vada a integrare le falle della legge nazionale, conosciuta come legge Gasparri. Ha già scritto e inoltrato un esposto al consulente del Sindaco per lo Sport Gianni Rivera perché venga sottoposta a verifica l’osservanza o meno da parte del circolo Fonte Eur dei termini della concessione comunale.
Chiocchini rilancia sull’importanza della presa di coscienza degli abitanti, e in particolare dei giovani, per un’azione incisiva nei riguardi della Pubblica amministrazione.
Carla Canale si propone come consulente legale per i prossimi passi; propone un esposto al Dipartimento XX per un riesame della concessione a Fonte Eur, alla luce di quanto è avvenuto; l’assemblea approva.
Fabiana Da Pieve svolge una breve ma precisa relazione sulle caratteristiche delle emissioni di queste antenne per la telefonia mobile, sulla direzione dei segnali e dei campi generati, variabili anche a causa delle interferenze che si generano, per cui in alcuni punti, a parità di distanza dall’antenna, gli effetti sulle persone possono essere ben più forti che in altri. Per quel che riguarda tali effetti, per quanto gli studi in materia sono ancora in una fase iniziale, che non ha prodotto ancora risultati certi condivisi da tutti, deve valere un sano principio di precauzione. Ad ogni modo, più che pensare solo a leucemie e tumori, la gamma degli effetti sull’uomo può essere molto più ampia
Sandro Dauri ribadisce il concetto di un’azione unitaria che può portare a risultati risolutivi.
Luigi Carbonetti ritorna sull’esigenza di un esame approfondito sulle attività in corso nel circolo (box?) e sul riesame della concessione, visto che il circolo è stato largamente inadempiente.
Franco Nava Mambretti (CdQ Vigna Murata-Fonte Meravigliosa/Prato Smeraldo)
Roma 17/9/2007