OGGETTO: Esposto per la mancata cessione da parte del Consorzio Fonte Meravigliosa e conseguente presa in carico da parte del Comune di Roma dell’edificio a destinazione pubblica in base al PDZ 40 VIGNA MURATA comunemente noto come “SANTA RITA” individuato al Catasto del Comune di Roma al foglio 882 part 59, 327 già 35, 331 già 77 per una superficie complessiva di mq. 4955

On.le Sindaco,

Lo scrivente Comitato di Quartiere, unitamente ai cittadini in esso residenti (in allegato alla presente troverà circa 1300 firme raccolte in adesione e conferma i cui originali si trovano presso la ns sede) si trova costretto a rivolgersi direttamente a Lei, per cercare di risolvere una annosa problematica che riguarda il completamento del piano di zona 40 ter VIGNA MURATA realizzato ai sensi della Legge n. 167 del 1962.

Preme ricordare in primo luogo che il Comitato rappresenta la comunità di donne e uomini che vivono nel suo territorio, ne cura gli interessi, ne promuove il progresso in base al proprio statuto. In quest’ottica cerca di promuovere per quanto nelle sue possibilità uno sviluppo armonico ed una corretta gestione del territorio attraverso un costante confronto con le istituzioni territoriali volto ad incidere positivamente sul benessere degli abitanti del quartiere.

Con tale finalità si è proceduto ad una revisione di tutti gli incartamenti del piano di zona Vigna Murata che nel corso degli anni ha subito numerose varianti regolarmente approvate dal Comune, l’ultima delle quali è la Ter.

Per quanto riguarda specificatamente l’area in oggetto si deve premettere che con atti d’obbligo notaio Felicetti rep. 8044/3015 registrato il 16.9.1972 al. N. 10332 vol. 1357 e successivo Notaio Marcello Terzi il 18 dicembre 1981 rep. N. 11343/4239 registrato il 23 dicembre 1981 al. N. 86809/64435 il Consorzio Fonte Meravigliosa, uno dei tre consorzi operanti nel PDZ 40VIGNA MURATA si impegnava a propria cura e a proprie spese a costruire opere di urbanizzazione primaria, assumendosi, altresì, l’obbligo di cedere al Comune senza corrispettivo le opere di urbanizzazione da lui stesso realizzate nonché le aree destinate a rete stradale, verde pubblico, servizi vari.

Per atti notaio Dott. Misurale a titolo gratuito tra il 1989 e il 1990 il Consorzio Fonte Meravigliosa cedeva unilateralmente parte delle dette aree al Comune di Roma, trattenendosene però altre.

Con la delibera n. 918/1999 la Giunta Comunale prendeva atto sia delle aree cedute che di quelle ancora da cedersi da parte del nominato Consorzio che aveva altresì rinnovato i suoi obblighi con il Comune di Roma a mezzo verbale prot. rip. XVI n. 4961/90 del 13.6.1990. Tra quelle ancora da cedersi c’era e c’è l’edificio comunemente noto come Santa Rita, che da piano di zona era destinato a servizi pubblici.

Infatti con atto di esproprio disposto dal Presidente della Giunta Regionale del Lazio Regione Lazio (decreto n. 407/87 del 11 marzo 1987 ) il Consorzio La Fonte Meravigliosa, in nome e per conto delle Cooperative Eliotropio e Capoiale Star, veniva autorizzato, per la realizzazione del piano di zona 40 ad occupare l’ edificio SANTA RITA con annesso giardino, che gli veniva poi definitivamente trasferito per atto notaio Terzi del 4.12.1987 repertorio n.6981, raccolta n. 1921, rg n. 108638 proprio perché venisse successivamente destinato alla pubblica utilità del quartiere.

Il Consorzio La Fonte Meravigliosa non ha mai provveduto in questi anni alla cessione.

Il Comitato di quartiere Vigna Murata allora in data 6/7/2009 presentava un esposto al Dipartimento IX Prot. n° QI/2009/45146 col quale si intimava al Comune di Roma ed al Consorzio Fonte Meravigliosa ciascuno per quanto di propria spettanza di dare esecuzione agli atti d’obbligo di cui in premessa con particolare riferimento all’edificio conosciuto come “Santa Rita” censito al N.C.E.U. foglio n. 882 part. 59, 327 – già 35 –, 331 – già 77, per complessivi metri quadrati 4955.

In particolare si richiedeva che detto edificio venisse consegnato in perfetto stato manutentivo affinchè fosse destinato a spazio di aggregazione sociale pubblico per anziani e giovani di cui è carente il quartiere, spettando la manutenzione dello stesso sino all’effettivo passaggio al Consorzio La Fonte Meravigliosa.

Va, infatti, sottolineato che allo stato nel ns quartiere manca proprio un centro di socio-ricreativo presso il quale possano radunarsi le varie entità presenti, tra le quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, lo scrivente Comitato, l’Associazione Centro Anziani Vigna Murata, l’associazione culturale La Vigna e il Comites Pro Fonte Smeraldo, gli Scout Roma 40, l’associazione la Fonte della Notizia, nonché i giovani ed i cittadini tutti.

 Il Dipartimento IX con nota prot. QI 52756/4809 acquisita al prot. Municipio XII con n. 59245 del 11/08/2009 a seguito dei controlli di rito accertava che l’edificio denominato Santa Rita rientra nelle aree da cedersi da parte del Consorzio Fonte Meravigliosa al Comune di Roma a titolo gratuito in base agli atti d’obbligo.

 Il Municipio XII con risoluzione 50/2009 del 8.10.2009 invitava il Presidente, il Dipartimento IX ed il Dipartimento III a acquisire l’edificio al patrimonio comunale.

Successivamente con la sentenza n. 09900/2009 il TAR LAZIO ha respinto tutte le domande formulate dal Consorzio La Fonte Meravigliosa dichiarando la non intervenuta prescrizione degli obblighi assunti dal detto Consorzio e la piena validità della determinazione dirigenziale n. 50/2000 oggetto di impugnazione con la quale il DIPARTIMENTO III V U.O. si immetteva in possesso delle aree ricadenti nel PDZ n. 40 Vigna Murata non oggetto di cessione unilaterale da parte del Consorzio La Fonte Meravigliosa, ma a destinazione pubblica.

I giudici del TAR ben evidenziano come la parte del verbale di cessione gratuita di aree sottoscritto da Salvatore Saggese, nella Sua qualità di Presidente del Consorzio La Fonte Meravigliosa, in data 13.6.1990 avente ad oggetto il rinnovo dell’impegno da parte del Consorzio a completare la cessione delle aree situate all’interno del p.d.z., non incluse negli atti unilaterali di cessione gratuita notaio Dott. Misurale “non risulta essere affetta da alcuna ambiguità”,ritenendo, altresì, perfettamente valida ed efficace l’anticipata immissione nel possesso da parte del Comune di Roma delle dette aree, a fronte dell’inerzia del Consorzio nel procedere alla integrale cessione, essendo la stessa volta ad evitare l’ulteriore pregiudizio derivante dalla mancata disponibilità delle stesse da parte del Comune e quindi della collettività essendo destinate a servizi pubblici.

Oggi nonostante vari incontri e colloqui svoltisi tra le varie autorità Comunali competenti e l’avvocatura Comunale (uno il 28 ottobre 2009 e l’altro il 9 novembre 2009), che ci legge in copia, questo quartiere si trova ad assistere ad un “rimpallo di responsabilità” tra uffici comunali del tutto ingiustificato senza che si sia ancora compiuto l’atto definitivo per acquisire il Santa Rita al patrimonio del Comune di Roma per vederlo destinato alla pubblica utilità del quartiere, anche attraverso un apposita azione giudiziaria dando mandato all’avvocatura, che in tal senso ha più volte dato la piena disponibilità.

Tale situazione costituisce un certo danno per la cittadinanza del quartiere tutta che continua a vedersi privata di un bene sul quale vanta pieni diritti in favore di un Consorzio che per anni lo utilizzato per fini privatistici e non pubblicistici, ricavandone enormi vantaggi economici (si pensi a titolo esemplificativo che il bene in esame è valutato allo stato pur dovendo essere ristrutturato circa 4 milioni di euro) .

Dovendosi considerare che tali ambigui comportamenti tenuti nel corso degli anni dal Comune potrebbero dar luogo a fattispecie penalmente rilevanti oltre che a costituire un certo danno erariale,

si chiede

 che con un atto di responsabilità l’On.le Sindaco di Roma compia, avocando a sé il potere, gli atti che riterrà più opportuni, di concerto con l’Avvocatura, al fine di porre rimedio a tale situazione ed acquisire al patrimonio comunale definitivamente l’edificio a destinazione pubblica in base al PDZ 40 VIGNA MURATA comunemente noto come “SANTA RITA” individuato al Catasto del Comune di Roma al foglio 882 part 59, 327 già 35, 331 già 77 per una superficie complessiva di mq. 4955

Si d’ora si chiede un appuntamento per poter discutere della problematica in oggetto oltre a tutte le altre connesse e relative al completamento del PDZ 40 VIGNA MURATA.

Certi di poter contare sulla Sua attenzione di pubblico amministratore oltreché sulla Sua sensibilità personale, e confidando nel Suo attivo interessamento e intervento, attendiamo notizie rispetto a quanto sopra esposto.

Distinti saluti Comitato di Quartiere Vigna Murata

Il Presidente

Avv. Carla Canale