Nonostante varie segnalazioni esperite per le vie brevi, anche da parte di singoli cittadini, il nostro quartiere ha numerosi marciapiedi in costante stato di degrado, per non parlare di alcune strade, con particolare riguardo a Via del Casale Zola, oggetto, peraltro, di discussione anche nel corso dell’ultimo incontro con il Municipio XII.
Quest’ultima costituisce un’importante via di congiunzione tra il nostro quartiere ed i limitrofi (Millevoi, Cecchignola, Fonte Laurentina) e, pertanto, è altamente frequentata. Nonostante queste circostanze la stessa risulta piena di buche, priva totalmente di idonea illuminazione pubblica e di marciapiedi. Di notte l’ingresso alla stessa da via della Cecchignola non è neanche segnalato, quindi, non è visibile, con la conseguenza che più di una volta vi sono stati gravi sinistri statali. Si sottolinea che nell’elenco delle strade presente sul Vs sito istituzionale Via del Casale Zola appare di proprietà del Municipio XII.
Per quanto, poi, attiene più specificatamente ai marciapiedi del quartiere, anch’essi di proprietà comunale,  gli stessi in più punti non permettono il dovuto e normale transito ai pedoni a causa di buche e avvallamenti dovuti alla presenza delle radici degli alberi, e di fogliame.
I cittadini del quartiere, di conseguenza, si vedono costretti a camminare tra sporcizie varie, buche, erbacce e quant’altro, molto spesso in mezzo alla carreggiata delle strade, con il rischio di essere di investiti dai veicoli in transito.
Ciò con particolare riguardo ai marciapiedi siti in Via Tommaso Arcidiacono civici dal 1 al 60 e quelli antistanti al parco che fa angolo con Via Forster, i marciapiedi di Via Fonte Meravigliosa, dove è sita la scuola media Purificato, quelli di Via Visiani e via De Micheli.  Posto che il proprietario delle strade e dei marciapiedi non solo ha l’obbligo della manutenzione, gestione e pulizia delle stesse, ma altresì quello della custodia per evitare l’esistenza di pericoli che possano arrecare danni a terzi, la qual cosa risulta maggiormente significativa se si considera che da una parte il proprietario è un Ente pubblico e dall’altro i terzi sono rappresentati dai cittadini, Vi si diffida ognuno per quanto di propria competenza a porre in essere tutti gli interventi manutentivi, che consentano la cessazione dello stato di pericolo della cittadinanza, dandocene immediata comunicazione per stesso mezzo (fax o raccomandata) entro e non oltre 10 giorni dalla presente.

Il CdQ