Ai Cittadini di Prato Smeraldo,

nello scorso mese di maggio, il Comune di Roma ha provveduto ad incardinare due ricorsi al TAR del LAZIO ex art. 2932  c.c. nei confronti dei Consorzi “Fonte meravigliosa” e “Solidarietà Sociale” a causa del loro inadempimento agli atti d’obbligo sottoscritti con il Comune (cessione aree destinate a pubblico servizio).

Recentemente, inoltrate da alcuni abitanti di Prato Smeraldo -che si sono attribuiti la veste di portavoce dell’intera cittadinanza o, almeno, della maggioranza della stessa- sono pervenute a questo C.d.Q. alcune lettere nelle quali si attribuiva al Comitato stesso la responsabilità di aver pressato o, addirittura, indotto il Comune a presentare il ricorso contro il Consorzio “Solidarietà Sociale” e di essersi  impropriamente attivato, durante l’assemblea pubblica del 27 maggio, nel permettere la discussione sulla cessione delle aree verdi di Prato Smeraldo dopo aver ascoltato le richieste di alcuni abitanti della zona, consentendo –in tal modo- il dibattito di un argomento non all’ordine del giorno e favorire, cosi, un possibile, personale tornaconto economico dei predetti.Nel respingere tutte le insinuazioni contenute nelle missive ricevute, tali da ledere l’onore e la rispettabilità dei membri di questo C.d.Q., si reputano assolutamente necessari alcuni puntualizzazioni e chiarimenti:

del ricorso avverso il Consorzio “Solidarietà Sociale”  il Comitato è venuto a conoscenza solamente nel corso della citata assemblea pubblica del 27 maggio attraverso l’intervento di alcuni dei presenti, in particolare dell’Avv. Giuseppe Scioscia, già presidente del Consorzio in argomento.

L’assemblea, come da volantino affisso ai portoni di Fonte e di Prato, aveva all’ordine del giorno,oltre al problema della sicurezza nel quartiere, quello relativo all’edificio “Santa Rita” ed alle aree del  Piano di zona Vigna Murata non ancora cedute dal Consorzio “Fonte Meravigliosa”.

Pertanto,sul ricorso avverso il Consorzio “Solidarietà Sociale” questo C.d.Q. non era e non è stato in grado di argomentare proprio per l’assoluta mancanza di conoscenza in merito come, d’altro canto, anche il vice Presidente del Municipio XII  Maurizio CUOCI. Era stato invitato sia il Municipio XII che l’ufficio del Gabinetto del sindaco di Roma(non dell’Avvocatura comunale come indicato nelle lettere in questione).Quest’ultimo ha comunicato la sua presenza solo il giorno stesso dell’assemblea, tanto è che siamo stati costretti ad invertire la discussione sui punti all’o.d.g., e per questo motivo non se ne era data alcuna notizia nel volantino in distribuzione per il quartiere. Se il tema di Prato è stato toccato, pur marginalmente, ciò è stato dovuto esclusivamente al fatto che alle assemblee pubbliche possono, anzi devono intervenire tutti i cittadini del quartiere (anche quelli di Prato che, invece, latitano) e non è dato di conoscere preventivamente la natura e l’oggetto dei loro interventi.

Ne consegue che l’O.d.G. dell’assemblea è stato pienamente rispettato.

Si rigettano, quindi, in toto tutte le accuse rivolte all’operato del C.d.Q., basate su informazioni raccolte e non su conoscenza diretta, indirizzate a mettere in cattiva luce l’operatività del Comitato medesimo, la cui azione parrebbe dar fastidio a qualcuno. Si sottolinea che il Comune di Roma, come si evince anche dal contenuto del ricorso, scaricabile dal nostro blog, ha come finalità  quella del completamento del piano di zona. Nel ricorso medesimo si evidenzia come, avendo il Consorzio “Solidarietà Sociale” completato le edificazioni oggetto della convenzione edilizia, lo stesso non può mantenere la proprietà delle aree destinate a pubblico servizio in quanto si avrebbe una variante della convenzione urbanistica e del conseguente atto d’obbligo non più possibile, non potendosi variare gli standard urbanistici del piano (tot cubatura per tot servizi pubblici). In sostanza, le aree oggetto del ricorso sono destinate a far parte del patrimonio indisponibile del Comune di Roma e come tali sottratte ad accordi privatistici.

Questo Comitato di Quartiere, che ha deciso di non intervenire in alcun modo nel contenzioso presso il TAR  avverso il Consorzio Solidarietà sociale, si adopererà comunque affinché, in caso di vittoria del Comune, la gestione aree verdi di Prato Smeraldo  venga affidata ad un ente creato dai residenti e vigilerà per evitare la creazione dei c.d. “punti verdi” o di qualsiasi altro tipo di speculazione a Prato Smeraldo o a Fonte Meravigliosa. In conclusione, nello sperare che ogni incomprensione sia stata fugata, si ribadisce che l’operato del C.d.Q. è stato, è, e sarà sempre rivolto ai soli interessi del quartiere nel rispetto della legalità e della trasparenza, anche con il costante aggiornamento delle bacheche, del blog  ed il volantinaggio.

Il Cdq