Il Cdq Vigna Murata ha partecipato in questi giorni a molte manifestazioni ed agli incontri istituzionali seguiti al Consiglio Comunale del 1 agosto e successivi, nel corso dei quali è apparso sin da subito che la scelta sarebbe… ricaduta su Falcognana.

D’altro canto, non può non evidenziarsi che in data 5 agosto 2013 la società ECOFER AMBIENTE S.R.L. ha modificato la sua compagine sociale che attualmente risulta costituita dalla Cordusio Società Fiduciaria per azioni e dalla società Aria s.r.l.(a sua vota costituita da una fiduciaria).

A noi sembra che se è vero quanto dichiarato dall’Ass.re Marino, secondo cui il sito in questione sarebbe saltato fuori solo da ultimo, allora la scelta appare approssimativa.

Da una prima lettura degli incartamenti inoltre la procedura così come posta in essere sembrerebbe prima facie violativa di norme amministrative,contabili e costituzionali.

· Il sito Ecofer dispone di una volumetria autorizzata pari a 150 mila tonnellate/anno con da decreto Regione Lazio n. 28 del 4 aprile 2003 che limita le quantità per gli evidenti problemi di viabilità stradale della zona. Secondo il progetto del Commissario, i rifiuti trattati da conferire arrivano anche a 500 mila tonnellate/anno. Si evince che, anche se i poteri commissariali derogano alle leggi, per l’utilizzo di Falcognana si rende necessaria una nuova procedura autorizzativa della Regione AIA (autorizzazione integrata ambientale) e si dovrà passare necessariamente per il parere degli Enti interessati in particolare il MIBAC. In assenza di questa documentazione Falcognana non potrà aprire ai rifiuti urbani.

· Via di Porta Medaglia non sarà l’autostrada dei rifiuti. Il “Regolamento viario del Comune di Roma” indica espressamente in base alla sezioni stradali la tipologia di mezzi che possono transitare. Nel caso di Porta Medaglia ci troviamo con un’arteria di ridotte dimensioni, con raggi di curvatura che impediscono il transito a mezzi speciali, in particolare nell’ultimo tratto verso l’Ardeatina. Da sottolineare che il ponte ferroviario obbliga al senso unico alternato.

· Ai sensi del Decreto di Tutela dell’Agro Romano (decreto Bondi), nell’area in oggetto non è possibile: effettuare ampliamenti sulle sezioni stradali, interventi che stravolgono paesaggio e ambiente. Si evince che nessuna nuova autorizzazione ambientale può essere rilasciata, tantomeno è ipotizzabile uno sbancamento massiccio di via di Porta Medaglia e la sua ristrutturazione funzionale.

· L’autorizzazione della società Ecofer è antecedente al Decreto Bondi e perciò nessuna nuova autorizzazione può essere rilasciata.

· La vicinanza di centri abitati, case sparse e chiese con vincolo monumentale, impongono un divieto assoluto di localizzazione di impianti di smaltimento dei rifiuti nelle vicinanze e in prossimità. In particolare a meno di 400 metri dal sito esiste una dimora storica realizzata sui resti di una villa romana per la quale è in corso l’iter per ottenere il vincolo monumentale. Proprio la vicinanza di centri abitati e case sparse, in aggiunta al Decreto Bondi, sono stati richiamati come causa di esclusione dei siti di Quarto della zolforatella, Monti dell’Ortaccio, via Laurentina km 11 (Cortac) e via della Pisana.

In tal senso ci siamo già attivati nelle predisposte sedi legali per veder tutelati gli interessi degli abitanti del nostro quartiere e del municipio IX, già varie volte feriti da comportamenti tenuti della Pubblica Amministrazione (ci vogliamo qui riferire a titolo esemplificativo ma non esaustivo alla compensazione delle cubature di Tor Marancia) prese senza la minima condivisione del processo che ha portato alle dette scelte, ma davanti un dato di fatto: L’UNICO SITO SAREBBE FALCOGNANA. Una discarica nel nostro Municipio, ed a soli 11km dal nostro quartiere, vuol dire colpire nuovamente i cittadini in beni costituzionalmente garantiti quali la salute ed il paesaggio, nonchè in uno dei simboli più importanti della nostra fede, il Santuario del Divino Amore e ciò per di più nel mese di agosto, approfittando, come di consueto, dell’assenza delle persone. Questa è una cosa che non possiamo, nè vogliamo accettare e, pertanto, come nostra abitudine faremo sentire la nostra voce, mettendo in luce le pecche non solo nel processo partecipativo, ma anche amministrativo che ha condotto alla detta scelta in adesione ad altre realtà associative del territorio.

Il Cdq Vigna Murata