NOTE DEL CDQ VIGNA MURATA SULLA REALIZZAZIONE DELLA BRETELLA VIA ARDEATINA  –  VIA LAURENTINA E SULLE NUOVE EDIFICAZIONI

prg.jpg

NO AGLI AUMENTI DI CUBATURA NEI NUOVI INSEDIAMENTI – SI ALLA STRADA  PURCHE’ COMPATIBILE CON IL PARCO, LE PREESISTENZE VEGETALI E GLI ANIMALI. SI AD UN COLLEGAMENTO TRAMVIARIO ALTERNATIVO


Note alla realizzazione della bretella Via Ardeatina – via Laurentina e sulle nuove edificazioni:

1)    REALIZZAZIONE DELLA BRETELLA VIA ARDEATINA – VIA LAURENTINA
(capolinea Metro B)
Il vigente PRG prevede la realizzazione di una bretella di collegamento tra via Ardeatina e via Laurentina che comunemente viene indicata come “prolungamento di via Kobler”
Negli elaborati del PRG è classificata come ”rete principale urbana” , tipologia che corrisponde al tipo D del Nuovo Codice Stradale e cioè “ Strade urbane di scorrimento”   per le quali si prevede la realizzazione di due corsie per ogni senso di marcia/carreggiata; indicativamente, due carreggiate da 7,5 metri ciascuna.
Il tracciato di tale bretella, secondo il disegno previsto dal PRG, è suddivisibile in tre parti:
1)  TRATTO INIZIALE (prossimo a via Ardeatina):La sede stradale risulta , con un andamento all’incirca pianeggiante, tangente ad una serie di nuclei edilizi dei quali alcuni già esistenti ( quartiere Millevoi e Castello della Cecchignola), altri di futura realizzazione nei cui perimetri edificatori essa è compresa per larga parte (colle delle Gensole circa mc 230.000  e nucleo di espansione ad est del castello della Cecchignola denominato “Cecchignola Ovest “circa mc. 450.000);

2)  TRATTO CENTRALE   (tra il punto terminale dell’attuale via Kobler e una grande rotonda da realizzarsi circa all’altezza di via Luca Gaurico –  vedi nota 1):

Essa  supera il salto di quota tra il colmo della collina ed il fondovalle del fosso della Cecchignola  descrivendo una sorta di grande S che, dapprima, costeggia il muro della città militare, poi lambisce un’area a carattere boschivo esistente a ridosso del limite della Città militare e, descritta una grande curva in corrispondenza delle case di Prato Smeraldo, prosegue con andamento all’incirca circa rettilineo e pianeggiante sul  lato settentrionale del fosso della Cecchignola;

3)  TRATTO FINALE  (dalla rotonda sopra menzionata fino alla stazione Metro Laurentina): segue, all’incirca, il tracciato della viabilità esistente.
La sezione della strada  varia in corrispondenza delle tre porzioni individuate:

nel tratto iniziale presenta una sezione tradizionale a due carreggiate affiancate  fino all’innesto su via Kobler/incrocio via della Cecchignola;
nel tratto centrale le due carreggiate si distaccano  correndo dapprima ai lati del vecchio casale esistente al colmo della collina e proseguono poi distanziate di circa 20 metri fino all’aggancio con la rotonda;
Lungo il percorso sono previste tre rotonde di diverse dimensioni:

la prima all’attacco con via Ardeatina (diametro circa 70 metri),
la seconda all’incrocio con via della Cecchignola (diametro circa 70 metri),
la terza all’altezza dell’innesto con l’anello stradale di collegamento già ricordato (diametro circa 100 metri).

Il CDQ VIGNA MURATA ha proceduto ad un esame comparato delle indicazioni di PRG:

(vedi in nota il dettaglio dei documenti esaminati nota 2)   e con gli elaborati del Piano paesistico regionale/Ambito territoriale nr15 a/b Cecchignola Vallerano, con riguardo anche alla Delibera della Giunta regionale nr 815/2005 (Ampliamenti al Parco dell’Appia Antica) e all’ordine del Giorno nr 65 /2006 del Consiglio Comunale di Roma (nota 3);  in particolare:

a)  il “ruolo” attribuibile alla bretella ed alla viabilità urbana ad essa connessa secondo le previsioni del PRG

b) le ricadute della proposta di ampliamento del parco dell’Appia Antica sul sistema di infrastrutture ipotizzato dal PRG e sulla realizzazione delle rotonde di via tor carbone, di via Ardeatina etc.

c)  per quanto concerne l’interesse ambientale e paesaggistico  riconosciuto all’area intorno al Castello della Cecchignola e, più in generale, al sistema territoriale che la include;

d)  la sovrapposizione  e/o la contiguità ad aree che il Piano paesistico regionale qualifica come “beni” o “ambiti” di interesse ambientale (pur nei diversi livelli di valore attribuiti –notevole,medio,limitato-)

e) la sovrapposizione  e/o la contiguità ad aree che il Piano paesistico regionale qualifica come aree a tutela integrale, orientata o limitata

f)  le considerazioni inserite nella relazione che accompagnò la proposta di legge regionale  che individua l’area del fosso della Cecchignola come una cosiddetta “stepping stone “ con “funzioni connettive laddove in essa permangono fasce forestali di vegetazione igrofila”.
In via conclusiva il  CDQ VIGNA MURATA pur ritenendo necessaria la realizzazione della bretella sopra descritta  (in particolare perché oltre a costituire un collegamento per i quartieri ora isolati tra loro, comporterebbe un significativo snellimento del traffico che usufruisce di via Ardeatina, via della Cecchignola, via di Vigna Murata), ritiene che tale realizzazione, qualora portata a termine così come attualmente prevista, avrebbe un impatto ambientale assai negativo, in particolare per quanto concerne il “tratto centrale” sopra descritto.

Infatti, pur in presenza di pesanti interventi di manomissione che in tutti questi anni hanno alterato altimetria e caratteristiche della vegetazione preesistente, il  CDQ VIGNA MURATA ritiene che, nell’insieme, il territorio interessato debba essere oggetto di particolare attenzione paesaggistico/ambientale.
IL CDQ VIGNA MURATA, PERTANTO, CONDIZIONA IL PROPRIO CONSENSO ALLA REALIZZAZIONE DI TALE BRETELLA ALL’OTTENIMENTO DI UN IMPEGNO PRECISO E CIRCOSTANZIATO DA PARTE DEGLI ORGANI POLITICO AMMINISTRATIVI RESPONSABILI

Segnatamente per quanto concerne i seguenti aspetti:
A) RIPROGETTAZIONE E MODIFICA DEL TRACCIATO DEL SECONDO TRATTO  DELLA BRETELLA,

in particolare:
Nella parte iniziale, che costituisce prosecuzione della via Kobler, questa parte del tracciato risulta, per un lungo tratto, in posizione assai elevata a ridosso del muro di confine della città militare.
Tale posizione risulta esterna, ma assai ravvicinata, all’area a Tutela Integrale (TI2) individuata dal Piano Paesistico regionale (15/3) intorno al Castello della Cecchignola (nota 4) .

La realizzazione della strada con le modalità previste, oltre ad interagire negativamente con il cono di visuale imperniato sul Castello della Cecchignola , andrebbe ad alterare un’ampia porzione di terreno tuttora allo stato  naturale,mentre poco più in basso si trova una fascia già pesantemente modificata dalla realizzazione del collettore fognario della Cecchignola e, inoltre, andrebbe ad isolare un casale che il P.Paesistico Regionale ha inserito nel repertorio dei manufatti di interesse estetico-tradizionale.

Successivamente il tracciato corre all’interno di una zona a Tutela Orientata (TOb1) nella quale, attualmente,  esiste una rilevante macchia a carattere boschivo di carattere spontaneo – caratterizzata da importanti essenze arboree anche di alto fusto- che si allunga con andamento est/ovest lungo il confine della città militare.
Tale estensione arborea, già classificata dal Piano paesistico redatto più di venti anni fa, ed attualmente assai più rilevante, risulterebbe lambita dalla grande curva disegnata in quel punto dalla strada, e, indubbiamente, le opere ed i movimenti di terra legati alla realizzazione della bretella potrebbero gravemente danneggiarla.

Si richiede pertanto di riprogettare il tracciato stradale prevedendolo in posizione più bassa, “in aderenza alla conformazione del territorio in modo da far assumere alla strada un assetto che rispetti i caratteri dell’ambiente che attraversa con particolare attenzione ai beni individui, le conformazioni morfologiche,le visuali.”(cfr. Norme del P.Paesistico Capo III, art.72 Disciplina degli interventi sulla viabilità ,PAG 210)  p.es. seguendo il tracciato del collettore fognario esistente, ampliando il raggio di curvatura in modo da salvaguardare integralmente la vegetazione e, inoltre, spostando il tracciato  sulle pendici settentrionali del”fosso” (lato Piezometro ACEA) le quali risultano pesantemente alterate da movimenti di terra passati e recenti e dal tracciato del collettore fognario.

Si richiede inoltre di  prestare particolarissima attenzione alla predisposizione di opportuni varchi sotto la sede stradale per il passaggio delle numerose specie animali che  vivono nell’area

B) ADOZIONE DI OPERE ED ACCORGIMENTI PROGETTUALI  AL FINE DI  LIMITARE INQUINAMENTO E  IMPATTO ACUSTICO IN PROSSIMITA’ DEGLI   INSEDIAMENTI ABITATIVI

In particolare si richiede di affiancare la riprogettazione del tracciato stradale in posizione più bassa,( tracciato del collettore fognario esistente) con la  frapposizione di adeguate barriere arboree e artificiali peraltro gia individuate dal Piano Paesistico per i crinali e la salvaguardia delle visuali (art.40)

C) REALIZZAZIONE DELLA SEZIONE STRADALE IN MODO ADEGUATO AL  FINE DI CONSERNTIRE LA REALIZZAZIONE DI UNA LINEA TRAMVIARIA  (Laurentina – Divino Amore/stazione di Torricola).


D) PROGETTAZIONE DELLA SEDE STRADALE CON PREDISPOSIZIONE DI  PISTA CICLABILE con opportune diramazioni ai quartieri esistenti e futuri tra via  Laurentina (stazione Metro) e via Ardeatina

E) AUMENTI DI CUBATURA  (COMPENSAZIONI COLLE DELLA STREGA ETC.) NELLE AREE PREVISTE PER NUOVI INSEDIAMENTI
Il vigente PRG conferma, incrementandole,  le previsioni edificatorie contenute nel precedente PRG. Sono previsti insediamenti per complessivi 700.000 mc ( n.d.r. tutto il nostro quartiere è pari a1.600.000 mc) distribuiti nelle aree incolte a destra e sinistra di via della Cecchignola (strada sottoposta a vincolo archeologico).

L’edificazione (altezza degli edifici e densità abitativa) ricalcherebbe quella del  vicino quartiere del Castello della Cecchignola.

Tali incrementi di cubature sono “la ricaduta” stabilita in PRG delle compensazioni (nota 5) conseguenti alla cancellazione delle previsioni edificatorie del precedente PRG sulle aree di Tormarancia definitivamente conquistate a verde per la città.

Notizie ricorrenti farebbero temere che in virtù di ulteriori e nuove compensazioni pattuite tra comune e costruttori, alla cubatura già rilevante prevista si potrebbero aggiungere ulteriori mc risultanti dalle edificazioni soppresse al Colle della Strega e, presumibilmente , lungo la via Laurentina.

IL CDQ VIGNA MURATA E’ FERMAMENTE CONTRARIO ALL’INCREMENTO DELLE CUBATURE ORIGINARIAMENTE PREVISTE

PROPOSTA DI NUOVA PERIMETRAZIONE  PER L’AMPLIAMENTO DEL PARCO DELL’APPIA ANTICA E L’ISTITUZIONE DI UN PARCO URBANO

(Vedi l’allegato grafico)  – La proposta di ampliamento del Parco dell’Appia Antica approvata dalla Giunta Regionale nel 2005  copre un territorio assai ampio e molto articolato che da via Ardeatina si incunea nei fondovalle del “fosso della Cecchignola” e si divide in due rami: uno che ingloba via Luca Gaurico fino alla rotonda di via dei Corrazzieri e l’altro che  si dirige verso la via Laurentina, che supera, arrivando a comprendere il parco tra le case di Ferratella e Fonte Ostiense

Nel perimetro sopradescritto non sono comprese le aree edificatorie di Colle delle Gensole e Cecchignola Ovest.

Nella proposta del CDQ.VIGNA MURATA, il perimetro complessivo riservato a parco ricalca quello della proposta della giunta Regionale ad esclusione del tratto tra via Gaurico e via Laurentina.

L’area però è suddivisa in due porzioni distinte. Le due zone proposte ( A- zona ad ampliamento del Parco dell’Appia Antica, B- parco urbano) sono risultate assai diverse tra loro, e sono state individuate sulla base delle caratteristiche intrinseche sul piano ambientale e paesaggistico e del diverso ruolo che esse rappresentano rispetto alla città e all’assetto del quadrante.

Per esse viene proposto un diverso regime normativo (una a Parco urbano, l’altra estensione del Parco Appia Antica)  in quanto , come si legge nel sito Web istituzionale del Parco dell’Appia Antica :

“Nel parco sono vietate per legge numerose attività:
– eseguire nuove opere edilizie, manufatti di qualsiasi genere e aprire nuove strade;(…)”

e questo renderebbe impossibile anche la realizzazione di piste ciclabili o di una linea tramviaria verso il Divino Amore

Inoltre, le aree che il C.D.Q. indica come “Parco Urbano” non risultano, diversamente da quelle circostanti il castello della Cecchignola, riconducibili alle caratteristiche salvaguardate dalle tutele dei vincoli e dei divieti propri  del Parco dell’Appia Antica

“ Come si può facilmente capire i vincoli e i divieti vigenti nel parco sono funzionali al progetto di conservazione e valorizzazione di un ambiente che contiene valori storici, artistici e naturalistici inestimabili”.

NOTE:

1- La rotonda costituisce lo snodo con un sistema stradale di grande interesse urbano che collega le vie Pontina e Cristoforo Colombo –all’altezza Castellaccio-con il prolungamento di via Ballarin  verso il sottopasso dell’Appia Antica ed oltre

2- “Norme Tecniche di Attuazione”, “Guida alla progettazione negli ambiti di paesaggio- parte 3, criteri indicativi per gli interventi edilizi e di infrastrutturazione viaria” , tavole degli gli elaborati  prescrittivi  (“sistemi e regole”, “rete ecologica”) gestionali,  le tavole sulla mobilità ed il sistema infrastrutturale , etc).

3- Con cui si impegna il Sindaco e Ass.ri competenti allo studio dell’interramento del tratto tra gli ATO nr. 7 “ Cecchignola Ovest” e nr 8  “Colle delle Gensole”.

4- La cui presenza è stata motivo della cancellazione delle edificazioni previste  ad estensione del quartiere di Cecchignola verso Ovest (pdz. Cecchignola ovest).

5- COMPENSAZIONE: strumento urbanistico di Comune e Regione che consente di trasferire le nuove costruzioni previste in aree di pregio ambientale su altre aree.Le aree di pregio vengono cedute al patrimonio comunale e destinate a zona verde/agricola. Le compensazioni devono venir approvate dalla Regione in quanto costituiscono una “variante urbanistica” al PRG. Per ottenere tale assenso è stata attivata una procedura amministrativa denominata “Accordi di Programma” previsto con D.L: 267/2000 art.34
La procedura degli Accordi di P. viene attivata dal Sindaco –o dal presidente della Provincia; viene convocata una conferenza dei servizi; se la procedura ha esito positivo, l’A.d.P. si definisce attraverso la forma congiunta di Presidente della <regione e sindaco di Roma. Dopo la ratifica e la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale regionale vengono autorizzate ed eseguite le opere di urbanizzazione e poi vengono date le concessioni per le aree in compensazione (Fonte WWF).

Scarica il grafico in Pdf, clicca sul nome del file: grafico-documentobretella_.pdf

***

SCARICA I DOCUMENTI

Ecco il file (scaricabile) del ricorso al TAR del Lazio: ricorso_tar.pdf

risposta_diffida_cittadini_17set2.pdfrisposta_diffida_cittadini_17set2.pdf

risposta_diffida_commercianti_15set.pdf

lettera_dipartimento_xx_del_17_settembre_2007.doc

******************************************

Dal sito di Report

AUTRICE

I tralicci delle emittenti, è bene ricordarlo, sorgono a ridosso della scuola proprio in area adiacente: noi lo sappiamo benissimo ….e sono collocate all’interno giardinetti di queste varie abitazioni abusive.

INTERVISTATO

E questo qua é Canale ***…

AUTRICE –
Ed è proprio così! I proprietari di queste due case abusive hanno affittato il loro orto a chi ci ha piazzato 6 ripetitori radiotelevisivi.

SIGNORE 2
Che io affitto così…pago pure le tasse…dei soldi che mi danno loro, che io pio, pago pure le tasse.

AUTRICE
Intanto ai bambini della scuola arrivano radiazioni molto più intense di quanto permesso dalla legge.
Le emittenti che contribuiscono maggiormente ai superamenti sono Radio *** e Radio *** che, grazie ad un’ordinanza di sgombero emessa quest’anno dal Comune di Roma se entro luglio insieme alle altre antenne non se ne andranno, verranno demolite.